Per chi pensa che le mail siano una roba d’altri tempi, che ormai ci sono sms, chat e private messages…
… ecco l’elenco delle tipologie di mail più ricorrenti nel mio archivio di posta elettronica.
a) Le mail interrogative sono abbastanza frequenti e di solito il testo del messaggio è una serie di domande del tipo “Ciao, come stai? dove sei? cosa fai di bello? A presto!”.
A parte il fatto che una mail con almeno tre domande di seguito mi sembra più un interrogatorio che un interessamento nei miei confronti, a parte l’originalità del testo che sembra la sceneggiatura di Viaggi di nozze, a parte tutto… perché in questo genere di mail il mittente non dice mai nulla di sé?
b) Le mail filosofiche parlano da sé…
Il mio lavoro mi ha insegnato molte cose (anche sul lato umano).
Se cerchi l’assoluta originalità vieni apprezzato come “artista” ma produci cose difficilmente digeribili,
se cerchi l’assoluta semplicità e linearità produci cose che lasciano le persone con la fame,
se segui la normalità e fai una bella e classica carbonara (ma con una spezia in più) allora tutti sono sazi e soddisfatti.
Il trucco sta quindi nel prendere una ricetta classica ed insaporirla con un tocco di originalità orientale: inutile buttarsi nella cucina molecolare!
In fondo la gente ha solo fame di normalità condita con un pizzico di novità (non troppa novità, altrimenti salta al palato).
Pensaci: non puoi produrre direttamente un iPad. Prima fai un iPod in bianco e nero, poi lo fai a colori, poi lo fai touch, poi gli aggiungi il telefono (chiamasi iPhone), poi lo fai più grande facendo solo il passetto indietro di togliere la parte telefonica) e lo chiami iPad…
c) Le mail pignole iniziano quasi sempre con un’iperbole: “non mi odiare”, “non mi uccidere” …
Il perché è subito chiaro, di seguito vengono richieste alla webmaster del sito certe minuzie del tipo: “spostare di uno spazio i titoli, ridurre il corpo del testo di un pixel, cambiare il colore dei link di un gradiente, far sì che il pdf si apra in una pagina senza che copra interamente il sito…”
E menomale che anche la webmaster in questione è pignola, altrimenti non so se avrebbe interpretato l’incipit come una figura retorica!
d) Le mail disordinate sono quelle mail che a prima vista sembrano un soliloquio.
Il mittente solitamente scrive quello che gli passa per la testa, ignora la punteggiatura e mette ‘h’ e apostrofi come capita:
Ieri sera non sono riuscito ha chiamati perché sono andato dal veterinario
[…]
purtroppo ho erroneamente cancellato il tuo messaggio dell’altro giorno quindi non so’ cosa mi hai risposto
[…]
Venendo al dunque se posso ti chiamo dalle 7:30 in avanti se non mi senti chiami tu.
Mi sta dicendo che mi chiama alle 7:30 del mattino? Ma è sicuro di quello che sta per fare? Non si meravigli però se gli risponde una tizia con la voce da orsa con leggera difficoltà a formulare discorsi di senso compiuto! Ma forse intendeva le 19:30.
e) Non ho ancora capito se chi scrive le mail criptate lo fa per non essere intercettato o perché è appassionato di enigmistica.
A ogni modo, ecco due esempi:
Prendi il file allegato ed aggiungi l’estensione “torrentizia”: vedrai che fiume in piena!
Con questo si rischia di essere produttivi e creativi per un bel po’: sono i 4 DVD (16 giga) della “collezione maestra” della Eidobi.
(fotoschioppo, premiero, indisegno, illustratore…)
Il tutto “purtroppo” solo per Macco, non per PICI!
Potresti portarmi un cesto di mele morsicate nella prestigiosa stanza di hotel creativa n°4 o n°5? Grazie.
f) Le mail minimaliste sono quelle dei manager che viaggiano spesso per lavoro e sono così succinte che hanno solo l’oggetto e nel corpo del testo la sola firma “Sent from my BlackBerry”; chiaramente sono indirizzate ai familiari per tenerli aggiornati sugli spostamenti.
Se non altro c’è il lato positivo, dopo aver ricevuto la sequenza di mail: “Sono a Stoccolma”, “Sono a Tampere”, “Sono a Helsinki”, “Sono a Tallin” ho aperto Google Earth e, ripassando un po’ di geografia, ho esplorato un bel territorio.
g) Le mail-chat hanno la caratteristica di sostituire le conversazioni via chat e di protrarsi per lungo tempo, non è raro infatti trovare nella casella di posta elettronica messaggi con decine di rimbalzi…
Finché arriverà la mail che metterà fine alla conversazione:
Ho scoperto che è un casino capire a quali mail non ho risposto, perché essendo reply di reply di reply vicino all’oggetto mi segna (5) – (6) – (x) messaggi, ma non mi dice se l’ultimo reply era mio o tuo..
h) Le mail ritardatarie sono quelle in cui tra un messaggio e l’altro passa così tanto tempo che di solito fai in tempo a prendere due lauree, scordarti cosa avevi scritto e, in casi eccezionali, chi era l’interlocutore.
i) Ma solo se hai una vita taggata, come la sottoscritta, incappi nelle mail da archiviare.
Perché ti affido queste parole?
Perché so che al momento giusto, magari fra 10 anni, saprai tirarle fuori 😉
Lo so, per te non hanno senso, ma sei solo l’affidataria.
[…]
Lancio il messaggio nel futuro.
Ormai inziano a essere molte le mail da conservare fino al 2020 😉
Se nel 2009 ci sono riuscita con le mail del 1998-1999, riuscirò anche nel 2020 con le mail di quest’anno?
Fra dieci anni ci saranno ancora le mail? Avrò ancora abbastanza memoria per ricordarmi di farti avere i ricordi di dieci anni prima?
[…]
So di poter contare su di te fino a ben oltre il 2020, quindi arricchisco il mio scritto!
Anche se le mail non esisteranno esisterà qualcosa qualcosa di assimilabile,
e sicuramente troverai il sistema per convertire le mail e adattarle a quel sistema.
Pensaci: fossimo nati 20 anni prima magari ci saremmo scambiati delle lettere cartacee,
e adesso potresti scansionarle ed inviarmele per e-mail.
Quindi sono certo che saprai cosa fare di questi messaggi.
Nel 2020 si comunicherà telepaticamente?
Troverai in rete eMail2Telepathy e me le spedirai.
Io me la immagino così: quando è sera ti sdrai in una sorta di culla ad acqua
(un sacco contenente 400 litri di un gel a 37 gradi scaldato da pannelli solari).
Chiudi gli occhi, attacchi due ventose alle tempie.
Un dolce suono riempie la stanza (buia, solo 4 luci colorate negli angoli del soffitto).
Pronunci “messaggi”, e in una sorta di trance ipnotica vedi in 3D (anzi come in un sogno)
il tuo interlocutore che ti legge il messaggio “e-mail”.
Se poi l’interlocutore in quel momento è connesso allora puoi interagire in tempo reale
(ricordi quella cosa che nel 2010 si chiamava “chat”?).
[…]
Prendi e archivia, perché magari fra 15 anni ti chiederò questa mail 🙂
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